

SCREENING NUTRIZIONALE
È necessario prevedere su tutto il territorio nazionale - senza distinzioni regionali, locali o per tipologia di struttura sanitaria - l’obbligatorietà dell’inserimento dello screening nutrizionale, finalizzato a individuare la presenza del rischio di malnutrizione, nei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali (PDTA), in base ai diversi setting clinici. Lo screening deve essere eseguito con strumenti validati nel contesto di percorsi integrati e condivisi da équipe multidisciplinari, indicativamente entro 48 ore dal ricovero presso gli ospedali e le strutture sanitarie e ad ogni visita ambulatoriale, e deve essere ripetuto sistematicamente a intervalli regolari in base alle necessità cliniche.
VALUTAZIONE, PRESA IN CARICO NUTRIZIONALE E PDTA
Ad ogni paziente a rischio di o affetto da malnutrizione deve essere garantita la valutazione del proprio stato nutrizionale e la tempestiva e appropriata presa in carico nutrizionale da parte di personale sanitario afferente alle Strutture/Unità di Nutrizione Clinica o, comunque, con documentate e riconosciute competenze nell’ambito della Nutrizione Clinica. La presa in carico nutrizionale deve essere effettuata in modo uniforme a livello nazionale, nel contesto di PDTA multidisciplinari basati sulle linee guida specifiche per patologia. Laddove già esistenti, occorre garantire che i PDTA nei quali sono inclusi gli aspetti di valutazione e supporto nutrizionale siano correttamente applicati con la misurazione e il monitoraggio degli indicatori previsti. Ove non siano ancora implementati o risultino privi dei riferimenti all’ambito nutrizionale, è necessario favorire l’elaborazione o l’aggiornamento di PDTA integrati con gli aspetti clinico-nutrizionali, per perseguire l’obiettivo di cure omogenee ed appropriate.
TERAPIE NUTRIZIONALI
È necessario garantire e monitorare che le principali pratiche in ambito cliniconutrizionale siano erogate e gestite in modo omogeneo e sicuro su tutto il territorio nazionale. Tra queste rientrano lo screening e la valutazione dello stato nutrizionale, la supplementazione orale con alimenti a fini medici speciali (AFMS), la nutrizione artificiale ospedaliera e domiciliare. In particolare, quest’ultima deve essere gestita in maniera tempestiva, appropriata, efficace e sicura su prescrizione e con il monitoraggio di personale medico afferente alle Strutture/Unità di Nutrizione Clinica o comunque con documentate e riconosciute competenze specifiche. Sulla base dei dati di costo-efficacia e di criteri clinici condivisi, è inoltre auspicabile che gli AFMS siano erogati gratuitamente, previa prescrizione e relativo monitoraggio da parte delle Strutture/Unità di Nutrizione Clinica.
RISORSE PER STRUTTURE/UNITA’ DI NUTRIZIONE CLINICA E TEAM NUTRIZIONALI
È di fondamentale importanza incrementare il numero di Strutture/Unità Semplici/ Complesse di Nutrizione Clinica sul territorio nazionale e fornire loro le risorse adeguate per ottimizzare la gestione delle loro attività, in particolare per l’implementazione dei PDTA e assicurare così a più pazienti possibili percorsi nutrizionali efficaci. Laddove non siano presenti Strutture/Unità Semplici/Complesse, occorre rendere obbligatoria l’istituzione di Team Nutrizionali Multidisciplinari per garantire l’assistenza nutrizionale di base ed identificare i referenti per la nutrizione artificiale domiciliare. Quest’ultima necessita di personale dedicato e adeguatamente formato per poter garantire la continuità assistenziale dall’ospedale al territorio sulla base di protocolli di gestione clinica condivisi. È inoltre necessario individuare e implementare indicatori chiave di performance che consentano il monitoraggio delle risorse allocate per ottimizzare l’efficienza del sistema e l’impiego delle risorse medesime (umane, strumentali, economiche).
INSEGNAMENTO UNIVERSITARIO DELLA NUTRIZIONE CLINICA
Occorre inserire la Nutrizione Clinica nei piani di studio universitari e delle scuole di specializzazione, valorizzandola come materia fondamentale per consentire un corretto e completo approccio alle diverse patologie e riconoscendone il ruolo chiave nella formazione del personale sanitario.
COSTITUZIONE IN TUTTE LE REGIONI DELLE RETI DI NUTRIZIONE CLINICA
È opportuno incentivare l’individuazione da parte dei Sistemi Sanitari regionali dei centri di riferimento regionali di Nutrizione Clinica per consentire la costituzione delle Reti di Nutrizione Clinica in tutte le Regioni italiane e favorirne l’azione coordinata come strumento essenziale per garantire l’uniformità sul territorio nazionale e potenziare l’attività di interazione tra esperti. È inoltre necessaria un’iniziativa a livello nazionale per assicurare il coordinamento e l’armonizzazione delle Reti di Nutrizione Clinica regionali.
VIGILANZA SULLA CORRETTA INFORMAZIONE IN AMBITO NUTRIZIONALE
È necessario garantire, tramite l’implementazione di azioni/campagne divulgative ed educazionali capillari e sistemi di monitoraggio, che i pazienti ricevano informazioni esaustive, corrette e basate sulle evidenze scientifiche riguardo al proprio stato di nutrizione, alle possibili conseguenze ad esso associate e alle appropriate opzioni terapeutiche nutrizionali specifiche per le divere patologie. È di fondamentale importanza monitorare e contrastare le fake news e le diffuse speculazioni relative ad approcci dietetici e nutrizionali non validati, tramite un Osservatorio nazionale dedicato.